Sono passati 38 giorni dall'inizio dell'inverno e ne mancano 52 all'arrivo della primavera.
Quasi a metà, quindi.
Intanto oggi c'è un vento gelido, che aumenta la sensazione di freddo.
In realtà la temperatura è sopra lo zero di qualche grado.
Ma il
Levante riesce a far sembrare più pungente l'aria.
Come quando la stanchezza rende più insopportabili i dolori.
Anche quelli vecchi.
Come quando "tirano" vecchie cicatrici, nonostante sembrassero ormai sedimentate tra pelle e passato.
Come quando guardar fuori è una tregua - doverosa verso se stessi - al guardarsi dentro.
Fino in fondo, dove l'amarezza si aggrappa con artigli neri a quello straccio sfilacciato che si chiama "anima".
Dove respirare adagio è l'unico modo per cercare di farle mollare la presa.
Anche solo per un po'.