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giovedì 21 luglio 2011

il sole nel bicchiere

a grande richiesta, ecco la mia mousse...
e la relativa ricetta (trovata qui):
Ingredienti:
• 3 uova
• 3 limoni (o due limoni grossi – non trattati)
• 80 g di zucchero
• 6 g di gelatina (3 fogli)
• 200 ml di panna da montare
Preparazione:
1) In una terrina separate gli albumi (tenendoli da parte) dai tuorli; montate quest’ultimi con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso. (qui ho aggiunto la scorza dei due limoni a striscioline ottenute con il rigalimoni);
2) Spremete e filtrate il succo dei limoni e versatelo in un pentolino; aggiungete quindi i fogli di gelatina e lasciate riposare per 5 minuti.
3) Mettete il pentolino sul fuoco e, a fuoco basso, fate sciogliere mescolando bene e senza farla bollire. Togliete il pentolino dal fuoco e lasciate intiepidire leggermente, quindi aggiungete al composto di uova e amalgamate bene.
4) In due baciletti separati montate la panna e gli albumi a neve ferma. Delicatamente, amalgamando dal basso verso l’alto, incorporate sia la panna che gli albumi al composto di uova.
5) Dividete la mousse in 4 coppette da dessert, quindi passate in frigorifero per 4 ore prima di servire.
6) come "guarnizione", un'aggiunta di mia "invenzione": un cucchiaino (o più, secondo le "attitudini" di chi la mangia!) di rhum e qualche foglia di menta fresca spezzettata a mano: una meraviglia di aromi e profumi!


n.b. le 4 ore sono state sufficienti a rassodare il composto; ammetto però che, il giorno dopo, la mousse è ancora più buona.

lunedì 15 novembre 2010

torta dell'ottimismo


Della serie, citando Sting, "quando il mondo sta cadendo pezzi, raccogli il meglio di ciò che c'è ancora intorno", in questo caso ho copiato una ricetta, da tempo pubblicata dalla mia amica MiciaPallina, con qualche aggiustamento, giusto per non essere accusata di plagio ;-)
Avevo già provato una volta o due il suddetto impasto, rispettando le dosi e ed i tempi di cottura.
Ma il risultato, per quanto buono, non mi soddisfaceva del tutto.
Eh sì, perché anche se ho scoperto la mia vena artistica in cucina solo "grazie" a quasi un anno di cassaintegrazione, sono comunque molto esigente con me stessa (e figuriamoci con gli altri...).
Quindi ho fatto un altro tentativo. Ed ecco il risultato.

























Questi gli ingredienti, con qualche modifica, appunto, alla ricetta originale.
Per l'impasto:
250 gr di farina;
80 gr di olio extravergine di oliva (io ho messo due cucchiai)
110 ml di acqua calda
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di lievito per torte salate
n.b. la prima volta ho usato il cosiddetto "lievito istantaneo" e non ho fatto lievitare l'impasto.
L'ultima volta, invece, ho usato il lievito "normale", aggiungendo due cucchiaini di zucchero agli ingredienti suddetti (come specificato sulla bustina) ed una volta impastata la palla, l'ho lasciata riposare un'oretta (cosa non prevista nella ricetta originale), coperta da uno straccio in cotone e posizionata sopra la macchina del pane, dentro la quale, nel frattempo, lievitava il pane (quello che si vede, una volta cotto, sullo sfondo della torta nelle immagini qui sotto).








Per il ripieno (si possono anche dimezzare le dosi per una torta più leggera):
200 gr di prosciutto cotto a fette
200 gr di robiola
250 gr di carciofi tagliati surgelati
un po' di formaggio morbido per la gratinatura (ho usato l'emmenthal, dato che ho eliminato da tempo le non salutari sottilette :-P )
sale e pepe q.b.
facoltativo: 1 spicchio d'aglio
Procedimento:
Mettere tutti gli ingredienti dell'impasto, compresi i due cucchiaini di zucchero, nel mixer (oppure scegliere questo "metodo" insolito e divertente) fino a che si forma una bella palla compatta.
Se il mixer lo permette, togliere la lama impastatrice di plastica e lasciare a riposare l'impasto, coperto da uno straccio di cotone (PULITO!!!) per un'ora, possibilmente al caldo.
Nel frattempo preparare il ripieno, tagliando il prosciutto cotto a striscioline (se in fette sottili) oppure a dadini (se in fetta grossa), per poterlo tritare meglio; mettere nel tritatutto insieme alla robiola e far andare fino a che si ottiene una bella pasta morbida e rosa.
Eventualmente mettere da parte in frigo fino alla fine della lievitazione.
Mettere i carciofi surgelati direttamente in padella con un po' d'olio, far rosolare 5 minuti a fuoco vivace, poi altri 10 a fuoco dolce, coprendo con un coperchio ed eventualmente aggiungendo un cucchiaio d'acqua se si asciugano troppo. Se ne è gradito il gusto, prima di mettere i carciofi, far rosolare nell'olio uno spicchio d'aglio che andrà tolto quando si versano i carciofi.
Quando la palla di pasta sarà più o meno raddoppiata, reimpastarla velocemente a mano e stenderla, a mano o con un mattarello, secondo le dimensioni della pirofila: io ho usato uno stampo in silicone da 24cm, per cui ho steso bene la pasta in modo da ottenere più o meno un cerchio del quale si potessero ripiegare i bordi.
Mettere la pasta stesa in una pirofila (o in uno stampo come nel mio caso), stendere bene il ripieno di prosciutto e robiola, poi aggiungere i carciofi e finire ricoprendo, nella quantità desiderata, con uno strato di formaggio morbido a piacere tagliato a striscioline sottili (con il pelapate oppure con l'apposita paletta).
Infornare in forno già caldo a 180° per circa 45 minuti, controllando la doratura della pasta.








Sfornare e far raffreddare un po' per apprezzare meglio tutti i sapori.
E' buona anche il giorno dopo. Se ne avanza...

domenica 2 maggio 2010

un tentativo di dolcezza

TORTA AL CIOCCOLATO E PERE
(dal libro "365 ricette per la macchina del pane")


Ingredienti:
400 gr di pere pulite a fette, 3 uova, 100 gr di burro morbido, 180 gr di zucchero, 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere, 100 gr di cioccolato fondente tritato (N.d.Z.: a coltello), 230 gr di farina bianca 00, 70 gr di fecola di patate, 1 pizzico di sale, 1 bustina di vanillina, 1 bustina di lievito per dolci.
Facoltativo: 1 cucchiaio di cannella in polvere (che tra cioccolato e pere ci sta a meraviglia) e, se non si usa la mdp per realizzare la torta, un po' di latte (a occhio).


Mescolare tutto, aggiungendo un po' di latte (l'impasto è un po' duro se non si usa la macchina del pane), versare in uno stampo (ho usato quello da plum cake da 30cm, penso vada bene anche una tortiera diam. 26cm) e mettere in forno a 200° per circa 30 minuti.
Controllare la cottura con lo stuzzicadenti, procedura indispensabile per me che ho un forno di m..da che non funziona bene (e non è l'unico, in questa casa...).
Questo è il mio risultato:

come si vede, s'è "crepato" un po' nel mezzo, quindi, essendo io totalmente estranea alle malizie culinarie, attendo ed accetto consigli (Sarahhhhhhh....).


Tagliato a metà per facilitarne la conservazione in frigo...


Foto ravvicinata che evidenzia la consistenza irregolare data da cioccolato e pere a pezzi.
Messa in frigo, la torta si indurisce ed assomiglia quasi ad un brownie.
Aspetto discutibile a parte, è BUONISSIMA, soprattutto la mattina, con il caffè amaro, prima di inziare un'altra giornata.
Amara, ovviamente.

domenica 28 febbraio 2010

torta al cacao amaro anti amarezza

Questo post partecipa al 1° giveaway di Pupina
(e ci voleva solo lei a farmi cucinare... la fine del mondo è vicina :-D!!!)
TORTA AL CACAO AMARO LIGHT (senza uova e burro)
(ricetta originale presa da qui)
Ingredienti: 50 gr di cacao amaro
250 gr di zucchero (io ne ho messi 200 g.)
200 gr di farina
250 gr di latte
1 bustina di lievito per dolci
facoltativi (ma rendono la torta mooolto buona):
trito di nocciole e mandorle spellate (50gr circa per ciascuno), 6 noci tritate, tre cucchiai di pistacchi verdi tritati (ho usato quelli di Bronte!)
Preparazione: Setacciare la farina in una ciotola, aggiungere lo zucchero, il cacao amaro, mescolare e aggiungere il latte poco alla volta fino ad avere una consistenza cremosa. Se l'impasto è troppo duro, aggiungere un po' di latte (a occhio...)
Aggiungere quindi il trito di frutta secca, poi il lievito setacciato e mescolare per bene.
Versare in una tortiera imburrata e infarinata e cuocere in forno caldo a 180° per circa 20 minuti (verificare con uno stecchino, infilandolo al centro della torta!)
Sformare la torta, farla raffreddare e spolverizzare di zucchero a velo, o decorare a piacere.
N.B. ho un forno malfunzionante (e non solo quello!) per cui ho messo a 200 gradi e fatto cuocere la torta per 40 minuti.
Poi ho spento, lasciato riposare ancora 5 minuti con la porta del forno socchiusa (stando attenta che le felidi curiose non si bruciassero i musetti!), infine ho messo la torta a raffreddare fuori in terrazzo (come Nonna Papera!).
Una volta raffreddata, ho capovolto la teglia sopra un piatto e spolverato con zucchero a velo.
E questo... è il risultato!