(ovvero: IL RITORNO)
Mercoledì sera, alle ore 18, sono tornata nel luogo del primo colloquio.
Questa volta l'ufficio era semideserto e sono stata subito ricevuta dal tizio del colloquio precedente (sempre molto glamour, lampadato e quant'altro), il quale ha esordito con la sua solita parlantina spedita (tipo Mentana al cubo), per illustrarmi, a suo dire, in maniera più dettagliata, gli aspetti tecnici ed economici del lavoro in questione.
Peccato non potesse immaginare (finalmente un vantaggio nell'avere quasi 42 anni ed un anno e mezzo di psicoterapia alle spalle!) che avevo pronte due belle domandine da un milione di euro.
La prima, a fronte della sua spiegazione, comunque vaga, del tipo di macchinario venduto dall'azienda (una sorta di macchina miracolosa che fa tutto, forse anche la pizza, l'orlo ai pantaloni e pulisce perfino la polvere negli angoli :-D) è stata "ma se non fate inserzioni pubblicitarie di alcun genere e non avete un vostro sito, come vi fate conoscere?".
Risposta: "Con il passaparola". Mah...
E la seconda, ben più cattiva della prima, "ma in questo periodo di crisi dove tutti chiudono e hanno paura, voi dove trovate l'ottimismo per assumere nuovo personale e avviare nuova attività?", alla quale mi è stato risposto che "le grandi aziende solide, come la multinazionale americana di cui loro sono una sede distaccata in Italia, nei momenti critici invece di lasciare la gente a casa, si allargano e assumono nuovo personale per essere più concorrenziali". Mah...
Quanto alle figure professionali che stanno cercando, quella del consulente (più semplice del commerciale, ma con l'impegno di andare in giro a parlare con i clienti) parte da un fisso di 800€ nette mensili con un minimo di tre appuntamenti al giorno e 120€ fisse per le spese dell'auto.
Il fisso può aumentare se aumentano gli appuntamenti garantiti giornalmente, per esempio 4 o 5, a fronte delle cinque fasce orarie stabilite e cioè, se ben ricordo, 11,00 - 13,00 - 15,00 - 17,00 e 20,00.
Inoltre, quando il commerciale conclude il contratto con il cliente, per il consulente c'è una provvigione sul macchinario venduto (una per ogni macchinario, non in base al prezzo del macchinario), ma ora non ne ricordo la percentuale.
Invece il commerciale si fa molto più "il mazzo" del consulente, lavora a provvigione ed ha più responsabilità e retribuzione diversa (e più alta); è la figura che cerca i nuovi clienti, che fissa le consulenze (per cui il consulente si trova già la giornata organizzata ogni mattina), che segue il cliente per quanto riguarda il contratto vero e proprio, stabilendo forme di pagamento e quant'altro.
Insomma, un vero commerciale, non come certa gente che ha fatto carriera a orribilandia, sotto la scrivania...
Superato, quindi, brillantemente anche questo secondo colloquio, nel quale sono stata definita "persona solare e corretta" (forse perché il mondo è pieno di gente di merda?), sono stata invitata a tornare nello stesso posto il prossimo lunedì 22 febbraio, quando verrà effettuato un corso di pre-formazione, due ore la mattina (11,00-13,00) in cui verrà spiegata la parte della vendita e come si opera; e due al pomeriggio (15,00-17,00) in cui verrà spiegato il macchinario in tutte le sue parti.
E finalmente ogni mistero sarà svelato!
Poi, in teoria, verranno scelte le persone giudicate idonee ed avviate alla formazione vera e propria (retribuita) nella quale la persona potrà valutare se seguire il percorso da consulente o da commerciale.
Insomma, fino a lunedì niente di davvero chiaro: andrò quindi a sentire cos'hanno da proporre, per curiosità e non avendo altri impegni; e poi lascerò perdere :-)
Quanto al resto, la vita continua, tra mille pensieri (vedi qui) e pochissime soddisfazioni.
Oggi diluvia, domani forse anche.
Non resta che starsene al caldo a guardare fuori: e sperare che smetta presto.
E non solo la pioggia...
Un omaggio per Pittino.
10 mesi fa
4 commenti:
Mi sono consolata quando ho letto " ...e poi lascerò perdere". Per carità tutti lavori hanno una loro dignità, ma tu, con la cultura che ti ritrovi, andare a fare quella delle dimostrazioni di macchinario porta a porta, è davvero un peccato mortale! Mi viene da piangere solo a pensarci!!!
in effetti è un colloquio stimolante.... nel senso che se uno è sveglio ci gioca come il gato e ne trae un sano divertimento... col quale NON si sbarca il lunario, ma , almeno ci si distrae!
a prposito del macchinario misterioso... occhio che non si tratti di alieni in trasferta che fagocitano coloro che mettono in moto il suddetto! :P
Ornella: vero, con la mia cultura potrei aspirare ad avere di meglio. Peccato che quelli come me debbano invece accontentarsi di situazioni deprimenti (quando non umilianti) la cui unica alternativa è la disoccupazione.
Paola: come ho scritto, un anno e mezzo di psicoterapia mi ha permesso di "divertirmi" a sentire le stronzate dette dal tipo. Ed è solo perché al momento non ho niente di meglio da fare che domani andrò al corso. Poi, però, basta con questa storia.
Quanto agli alieni, se fossero tali, non sarebbe l'opzione peggiore: anzi, sarebbe finalmente la buona occasione per eliminare dal mondo un po' di indesiderabili stronzi che continuano a spadroneggiare (ognuno pensi a chi vuole...) :-|
Posta un commento