sabato 31 dicembre 2011

categorie e riflessioni



Quest'anno era iniziato
così.
Rileggendo il mio post, ammetto che non finisce meglio; anzi, la situazione è riuscita pure a peggiorare.

Lavoro? Eccolo
qui.
Pensieri felini? Eccoli
qui (e non solo...).
E sorvolo su fortuna ed amore, giacché, appunto, come già sottolineato 364 giorni fa, "
i soldi sono rimasti pochi (anzi, sempre meno), la speranza è diventata inconsistente, l'amore (umano) non s'è fatto comunque vedere e la fiducia è talmente magra da rasentare l'anoressia".
Nel mio bilancio del 2011 c'è un'unica voce davvero positiva:
questa.
E sapere che
lui, insieme agli altri fortunati del 2009 e 2010 sta bene, concede un piccolo margine di sollievo alla morsa che ormai stringe impietosa e da anni, giorno e notte, la mia anima ed il mio cuore.

Per il resto, mentre oggi le persone "normali" si terranno occupate tra cenoni, auguri, discutibili (oltreché orrende) mutande rosse e idiozie del genere, mi ritrovo a pensare che ci sono almeno cinque categorie di persone per le quali vorrei tanto che i Maya avessero ragione.

O torto, non l'ho ancora capito bene.
Ma non è fondamentale.
Insomma, cinque categorie (e sono stata brava a non individuarne un numero maggiore) che vorrei veder SPARIRE.
Ma presto, prestissimo, ché non vale la pena far passare un altro anno, in attesa del prossimo 21 dicembre.

Eccole:
5- quelli che si fanno vivi con insulsi sms preconfezionati solo tra natale e capodanno;
per il resto dell'anno potresti tranquillamente esser morto.
4- quelli che non hanno rispetto di nulla; quindi, a titolo puramente esemplificativo e non esaustivo: quelli che lasciano i loro fottuti suv di merda nel posteggio riservato ai disabili, che buttano la spazzatura dove capita invece che "negli appositi contenitori", che tagliano la strada a tutta velocità (ma dove cazzo dovranno andare, poi?), che stasera spareranno botti, incuranti di esser dannosi per se stessi (e pazienza), ma soprattutto per gli altri: gli stessi che, però, poi, se ti permetti di invadere le loro miserrime vite, anche se si tratta di normale (ed assolutamente momentanea) sovrapposizione di spazi vitali, si ergono a giustizieri che neanche Charles Bronson dei vecchi tempi avrebbe osato tanto.
3- quelli che hanno causato questo totale sfacelo mondiale, speculando su tutto e tutti, mandando in rovina case, aziende, popoli e nazioni. Ma che, alla faccia mia, dormono sereni ogni notte, mentre io combatto contro una devastante insonnia da quattro anni.
E continuo a perdere, notte dopo notte...

2- quelli che offendono e calpestano, direttamente o meno, ciò in cui credo, ciò per cui ho cercato di combattere, finché ne avevo forza e ciò per cui, nonostante difficoltà ed amarezza sempre presenti, trovo ancora la forza di alzarmi dal letto ogni mattina.

1- quelli che abbandonano, maltrattano e violentano bambini ed animali: individui così spregevoli che vorrei veder messi sullo stesso piano: quello terra.
Anzi, SOTTOterra.

Ah, buon anno...

lunedì 19 dicembre 2011

un capodanno da cassaintegrati



E' un po' che non scrivo della mia penosa (tra le altre) situazione lavorativa.

Per chi, casomai, si fosse chiesto a che punto sto, ecco le ultime notizie.

Venerdì scorso, dopo averlo cercato al cellulare, mi ha richiamata uno dei sindacalisti che sta seguendo l'infausta vicenda di orribilandia (cliccando qui, si possono leggere i post precedenti relativi alla triste faccenda).

A quanto pare sembra che, a fronte di approvazione e stanziamento da parte della Regione, sia possibile, come ultima via di salvezza, peraltro temporanea, ricorrere alla cassaintegrazione in deroga: se le cose andranno per il verso migliore, la prima settimana di gennaio 2012 ci sarà ancora cassaintegrazione ordinaria, essendo la straordinaria terminata lo scorso 21 novembre ed usufruendo nel frattempo, io e gli altri fortunati, di altra cassaintegrazione ordinaria fino al 31 dicembre 2011.
Poi, in teoria, si partirà, dal 9 gennaio in poi, con la CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA per 180 giorni (quindi altri sei mesi "pagati").
Nel frattempo, sempre che le cose prendano una piega a noi favorevole, l'azienda dovrebbe riproporre il famigerato incentivo per i volontari all'esodo, incentivo che i sindacati stanno cercando di alzare almeno fino a 15mila €, anche se, come sempre, sarà poi l'azienda a fare quello che vuole.
In ogni caso l'estate prossima si dovrebbe arrivare definitivamente alla mobilità.
Game over.

Peraltro, ammesso che si proceda con la cassaintegrazione in deroga, l'azienda potrebbe comunque mandare le lettere, tenendo conto anche del relativo preavviso, in tempo giusto prima che la CIG in deroga sia terminata (per esempio, un mese e mezzo prima, se quello è il tempo di preavviso previsto).
Nella peggiore delle ipotesi, invece, il 1° gennaio potrebbe arrivarmi la lettera di licenziamento (senza o con preavviso, non è dato saperlo...).
A questo proposito, sembrerebbe che l'azienda abbia detto che, dei 25 esuberi rimasti, almeno 15 debbano essere lasciati assolutamente a casa: il che apre uno scenario a dir poco grottesco sul come e quando gli eventuali 10 superstiti verrebbero, invece, graziati dalla scure del licenziamento.
Quindi e per l'ennesima volta, l'unica certezza è che dovrò aspettare ancora, di sicuro fino a fine anno, con la prospettiva di vedermi recapitare un bel regalo di inizio 2012.
E tanti saluti ai Maya e alla fine del mondo...

Peraltro, l'unica cosa che mi dà ancora un po' di luce in fondo al tunnel (ma è davvero un lumicino gracile in una voragine buia e piena di gelide correnti) è il fatto che, a questo punto, se avessero potuto effettivamente lasciarmi a casa, FORSE, a quest'ora l'avrebbero già fatto.
Invece, visto che continuano ad allungare la nostra agonia di cassaintegrati prescelti, mi fa pensare (sperare è una parola grossa...) che probabilmente qualcosa in nostro favore possa ancora esserci dietro l'angolo.
O che almeno ci sia ancora tempo per respirare, prima di affogare del tutto...

Ma non voglio sembrare ottimista: non lo sono mai stata e non lo sarò adesso, rischiando di restare ancor più di merda se le cose non andassero come prospettano i sindacati.

Forse è anche per questo che ieri, solo perché ho guardato il calendario, ho realizzato che domenica prossima sarà natale.
Per me sarà solo una domenica come le altre, un altro giorno in cui la più grande conquista sarà arrivare a sera, viva ed in piedi, in qualche modo.