lunedì 18 aprile 2011
growing pains
(immagine presa qui)
Coltivo il mio dolore.
Lo annaffio con le mie lacrime.
Lo nutro con la mia amarezza.
Ogni giorno.
Ogni notte.
Spero maturi in fretta e mi lasci qualche frutto.
E poi, muoia e mi lasci in pace.
n.b. "growing pains" rimanda ad un vecchio telefilm anni '80, noto in Italia con lo stupido titolo di "Genitori in blue jeans", la tipica famigliola americana felice. L'ho scelto apposta, sia perché significa, letteralmente "crescere dolori", sia perché il tono amaro del post contrasta violentemente con l'atmosfera stucchevolmente mielosa del serial.
domenica 3 aprile 2011
si torna in galera
da domani e per le solite, ridicole, consuete due settimane.
Per la penultima volta.
Ché a fine maggio, tutto questo, finalmente, finirà.
Con buona pace di chi crede (se c'è) ancora ai sindacati e al diritto al lavoro.
E con buona pace mia: che almeno una tortura sarà finita.
Meglio di niente.
Per la penultima volta.
Ché a fine maggio, tutto questo, finalmente, finirà.
Con buona pace di chi crede (se c'è) ancora ai sindacati e al diritto al lavoro.
E con buona pace mia: che almeno una tortura sarà finita.
Meglio di niente.
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