Leggere per credere...
E magari accendere un cero, un raudo, un qualcosa che porti una stracazzo di fortuna, ché qui siamo veramente al limite del paradosso.
Ma doloroso. Molto doloroso...
martedì 28 dicembre 2010
domenica 26 dicembre 2010
venerdì 24 dicembre 2010
parafrasando...
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di auto in coda
Ho tanta
amarezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che un buon silenzio
Sto
con le quattro
capriole
di fusa
delle mie gatte...
di tuffarmi
in un gomitolo
di auto in coda
Ho tanta
amarezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che un buon silenzio
Sto
con le quattro
capriole
di fusa
delle mie gatte...
mercoledì 22 dicembre 2010
il giorno più buio
Sono tre anni che quel giorno sembra essere già arrivato: e invece mi viene il dubbio che potrebbe ancora essere per strada.
No, non sto parlando del 13 dicembre e nemmeno del solstizio d'inverno che, come spiegato esaurientemente qui, è quello al quale andrebbe, casomai, associato il titolo di questo post.
Parlo di buio interiore.
Di quel giorno dal quale in poi, auspicabilmente, toccato il fondo una volta per tutte, finiranno i pensieri amari.
E i dispiaceri.
E i dolori.
E le rotture di coglioni.
O almeno quel giorno in cui, finalmente, mi accorgerò che il peggio sarà passato e potrò (ri)cominciare a scorgere un po' di luce.
Un filino, mica una finestra spalancata, talmente luminosa che devi guardarla ad occhi socchiusi; una fessura di chiarore in cui trovare il coraggio di rialzare la testa, senza paura di prendere altre bastonate.
Ma adagio, ché dopo anni di sguardo a terra, sarebbe troppo rischioso rialzarsi di colpo, non essendo più abituati a guardare avanti, oltre stasera.
Oltre domani.
No, non sto parlando del 13 dicembre e nemmeno del solstizio d'inverno che, come spiegato esaurientemente qui, è quello al quale andrebbe, casomai, associato il titolo di questo post.
Parlo di buio interiore.
Di quel giorno dal quale in poi, auspicabilmente, toccato il fondo una volta per tutte, finiranno i pensieri amari.
E i dispiaceri.
E i dolori.
E le rotture di coglioni.
O almeno quel giorno in cui, finalmente, mi accorgerò che il peggio sarà passato e potrò (ri)cominciare a scorgere un po' di luce.
Un filino, mica una finestra spalancata, talmente luminosa che devi guardarla ad occhi socchiusi; una fessura di chiarore in cui trovare il coraggio di rialzare la testa, senza paura di prendere altre bastonate.
Ma adagio, ché dopo anni di sguardo a terra, sarebbe troppo rischioso rialzarsi di colpo, non essendo più abituati a guardare avanti, oltre stasera.
Oltre domani.
sabato 11 dicembre 2010
un ottima idea per Natale, ma anche dopo...
Ed anche per chi, come la sottoscritta, non lo festeggia affatto...
Tutto scritto qui: per un'ottima causa
e per un'ottima persona...
Grazie per l'attenzione...
Tutto scritto qui: per un'ottima causa
e per un'ottima persona...
Grazie per l'attenzione...
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