lunedì 22 giugno 2009

arrivederci, dolce Lilli














e un abbraccio commosso a chi ti ha voluto tanto bene...

punti di vi(s)ta

E' chiaro che non ho il pollice verde, come si può vedere qui...

(salvia)















... qui (maggiorana)















... qui (menta)
















... e qui (maggiorana ed erba cipollina, a sinistra della foto)














Però almeno lei ha avuto il coraggio e la forza di sopravvivere.






















E, addirittura, di fiorire...








domenica 21 giugno 2009

una scoperta interessante







Non lo sapevo.
Ora invece si.
"Fascinating" avrebbe detto il Signor Spock :-)
Leggere qui e provare le nuove funzionalità, per esempio quella per programmare la pubblicazione dei post (vedi qui).

quando la realtà supera la fantasia

...si va qui e ci si crogiola per bene, ascoltando una delle tante canzoni "strappa... qualcosa"...
Per gli anglofonofili (come si definisce chi ama la lingua inglese, senza amare necessariamente il popolo che la parla) c'è anche un bel box con il testo da scorrere...







A chi non ha mai visto un episodio di Grey's Anatomy, buon ascolto, comunque.
Nella sidebar a sinistra è già pronta la top 10, basta cliccare e via...

mercoledì 10 giugno 2009

dedicato a chi andrà in ferie, magari in Spagna

Vi chiedo un favore: leggete qui e poi guardate il video.
E poi ditemi se la Spagna è un paese degno di far parte dell'Europa o piuttosto un paese incivile e retrogrado, al cui confronto sono fiera di essere italiana, gattara ed amante degli animali.
Fate quello che potete.
Ma FATELO.

Grazie.

martedì 2 giugno 2009

perplessità





"Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."






(La vita non mi risponde più da parecchio tempo: vuoi vedere che le ho fatto le domande sbagliate?
)

lunedì 1 giugno 2009

gatti e temporali

(1° giugno)
E prendo spunto anche da Fabio (e chi dice che l'ispirazione debba essere per forza endogena?...)









Personalmente ODIO il caldo (vedi post precedente), per cui, anche se a costo di violenti temporali e dei loro non proprio gradevoli effetti collaterali, come grandine ed allagamenti, l'abbassamento della temperatura è quanto mai gradito.
Quanto al temporale, in effetti spaventa solo me, che, nonostante la mia inclinazione molto "sturm und drang" mi porti ad essere molto affascinata dagli eventi atmosferici, non sono tuttavia esente dalla paura da "fulmine che ti entra dai fili della corrente".
Soprattutto perché a qualcuno è successo e non è solo una leggenda metropolitana (che poi, qui, nel nordest, di metropolitano non c'è proprio nulla. Anzi.)
Tommy, ancor prima che noi stupidi umani potessimo percepire l'arrivo della tempesta, correva a rifugiarsi sotto uno dei divani: e di lì non usciva, neanche se sollecitato con i croccantini, se non a bufera passata.
Emily non sembra turbarsi granché, a meno che non si tratti di tuoni molto rumorosi; in tal caso, si accuccia in terra e resta tranquilla, tutt'al più girando un po' le orecchie avanti e indietro tipo radar.
Priscilla, che fino allo scorso settembre viveva per strada, sembra ricordare gli effetti terribili che pioggia e temporali possono avere su creature 'idrofobe' come i gatti: e anche se per ora non si sono verificati fenomeni temporaleschi degni di nota (alla faccia dei meteorologi che dicono esser maggio il mese con il maggior numero di eventi burrascosi), credo che alla prossima perturbazione rivelerà la propria reazione istintiva.
E se andrà anche lei sotto il divano dove si rifugiava Tommy, sarà l'ennesima dimostrazione che sia stato lui a mandarmela :-)

e la pillola va giù?

(1° giugno)
Prendo spunto da
Mamit e Paola, che prima di me hanno parlato di gatti e medicine da somministrare, per raccontare la mia esperienza in proposito.
Da brava gattara, ho studiato per bene i nostri amati felini ed ho sempre letto che, a causa del fatto che i gatti non possono sputare, poiché sprovvisti di adeguata muscolatura, l'accidentale ingestione di fili di spago è pericolosissima.
Invece, a quanto pare, alcuni di loro lo sanno fare: e quando mi capitò di dover somministrare antibiotici al caro Tommy - all'epoca erroneamente curato per una bronchite, quando purtroppo, invece, la tosse era sintomo di ben altro - l'astuto felide riusciva nell'ardita impresa e, beffando la sottoscritta, nonostante la pastiglietta fosse mescolata al cibo, mangiava tranquillamente il mangiabile e sputava regolarmente il prezioso farmaco.
E quando sentivo il "tic" nella ciotola, mi veniva un gran nervoso.
L'unica possibilità era, quindi, spezzettarla tra i bocconcini, anche se il furbetto mangiava tutta la pappa, tranne la parte in cui era nascosta la medicina.
Invece con Emily, quando lo scorso novembre l'ho curata per l'otite da malassezia, essendo pressocchè qualunque cosa preferibile al portarla dal vet (lo odia ferocemente, soffia appena entriamo nello studio e ringhia fintanto che non rimontiamo in auto) ho imparato ad infilarle l'antibiotico in gola, avendo poi l'accortezza di tirare un po' la pelle del collo, come ho visto fare dal vet, per facilitare la deglutizione del farmaco.
Operazione da fare tassativamente IN DUE, peraltro con l'accortezza di non "stressare" troppo la cara bestiola, che, appena sente più di due mani CONTEMPORANEAMENTE addosso, comincia ad urlare come se la stessimo torturando a morte.
Con Priscilla, per ora, l'unico intervento curativo (antibiotico orale + collirio) è stato molto meno drammatico: da buona sbafatrice, ha sempre ripulito la ciotola anche quando nascondeva la medicina.
E sebbene la sua origine randagia possa far pensare che sia più difficile da tenere ferma, somministrarle il collirio è stato relativamente semplice.

Per non parlare di quando, a causa di una tossicchietta sospetta, ricordando il triste epilogo della vita di Tommy, la portai a fare l'elettrocardiogramma, si dimostrò a dir poco amorevole e subì pazientemente il fastidio della manipolazione, dell'odore dell'alcool e dell'apposizione delle sei pinzette sulla pelle della sua delicata panciotta.
Se si fosse trattato di Emily, più che d'un veterinario, avrei avuto bisogno d'un esorcista.
Ammetto, anche con un po' di vergogna, che quando devo somministrare un farmaco alle gatte, quello è l'unico momento in cui, nonostante la mia nota "idiosincrasia" per la maternità, a volte penso che, se avessi un bambino, FORSE le cose sarebbero più gestibili.
Forse.
Ma poi, guardo i loro musi, accarezzo il loro pelo morbido, ascolto le loro meravigliose fusa... e mi dimentico tutto :-)

E, tanto per ribadire come l'esperienza sia obbligatoria per tutti i catofili, ecco un'esilarante procedura sul "come somministrare una pillola ad un gatto ... e ad un cane".