domenica 18 giugno 2006

vecchie voci e nuovi amici

Ieri un mio caro amico ha compiuto gli anni.
Da quando ho cambiato città - e sono più di sedici anni - non sono mai mancate le mie puntuali manifestazioni di auguri - e non solo per il compleanno.
Prima di allora non ci siamo mai frequentati assiduamente da veri amici, ma l'occasione di sentirci con regolarità ogni anno ha compensato tale anomalia relazionale con una frequenza comunicativa più che soddisfacente.

Parlando con lui al telefono mi sono accorta, guardandomi da fuori, come in una sorta di film sulla mia vita - con l'immancabile voce fuori campo - che erano passati quasi vent'anni dall'ultima volta che c'eravamo visti.
Così.
Di colpo.
Come un'ondata di secondi, minuti, ore, giorni, mesi.
Tutta insieme.
Una secchiata di tempo.
E niente con cui asciugarmi, con cui riprendermi dallo shock dell'inevitabile avanzamento cronologico.

"Le estati volano, gli inverni camminano" diceva una vignetta di Snoopy.
A quanto pare, le mie hanno corso di nascosto.

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