venerdì 28 gennaio 2011

Nel (bel?) mezzo di un gelido inverno


Sono passati 38 giorni dall'inizio dell'inverno e ne mancano 52 all'arrivo della primavera.
Quasi a metà, quindi.
Intanto oggi c'è un vento gelido, che aumenta la sensazione di freddo.
In realtà la temperatura è sopra lo zero di qualche grado.
Ma il Levante riesce a far sembrare più pungente l'aria.
Come quando la stanchezza rende più insopportabili i dolori.
Anche quelli vecchi.
Come quando "tirano" vecchie cicatrici, nonostante sembrassero ormai sedimentate tra pelle e passato.
Come quando guardar fuori è una tregua - doverosa verso se stessi - al guardarsi dentro.
Fino in fondo, dove l'amarezza si aggrappa con artigli neri a quello straccio sfilacciato che si chiama "anima".
Dove respirare adagio è l'unico modo per cercare di farle mollare la presa.
Anche solo per un po'.

2 commenti:

kialaz ha detto...

vada per il guardare fuori in cerca di una tregua...
ma il tuo "dentro" è sicuramente un guardare migliore per quel poco che ti conosco...
sei una bella persona con un bagaglio di meraviglia da regalare e da scoprire ancora...
Chiara

ziamaina ha detto...

Grazie Kia, io commossa...