giovedì 29 aprile 2010

BLUSUBIANCO, secondo round



Ecco il mio secondo racconto, pubblicato e in attesa di selezione che avverrà entro mercoledì prossimo, prima dell'invio del terzo incipit.
Il primo racconto è stato pubblicato, ma non selezionato.
Qui i racconti scelti per il primo capitolo.
Ma, intanto, scrivo...

Link precedenti:
http://nonsolocats.blogspot.com/2010/04/blusubianco-primo-round.html

lunedì 26 aprile 2010

giorni e numeri


15400: i giorni trascorsi da quando sono nata.
1258: i giorni passati dall'ultima volta che mi sono sentita DAVVERO felice.
115: giorni trascorsi dall'inizio dell'anno.
10: i giorni passati da quando ho perso, ancora, qualcuno a cui volevo bene.
6: i giorni che mancano alla fine della cassaintegrazione.
Poi, a orribilandia piacendo, o sarà cassaintegrazione straordinaria o mobilità.
In ogni caso, fino ad oggi nessuno s'è fatto sentire.
Non mi resta che aspettare il verdetto.
Quasi fossi colpevole di qualcosa...

Aggiornamento 29 aprile 2010: ho appena ricevuto l'ennesima raccomandata aziendale. La CIG è prolungata fino al 29 maggio.
E poi? Lo scopriremo solo vivendo.
Ammesso che questo, dico io, sia vivere...

lunedì 19 aprile 2010

dalla colonia (27): un momento per nascere ed uno per morire

Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo.
C'è un tempo per nascere e un tempo per morire,
un tempo per piantare e un tempo per sradicare le piante.
Un tempo per uccidere e un tempo per guarire,
un tempo per demolire e un tempo per costruire.
Un tempo per piangere e un tempo per ridere,
un tempo per gemere e un tempo per ballare.
Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli,
un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci.
Un tempo per cercare e un tempo per perdere,
un tempo per serbare e un tempo per buttar via.
Un tempo per stracciare e un tempo per cucire,
un tempo per tacere e un tempo per parlare.
Un tempo per amare e un tempo per odiare,
un tempo per la guerra e un tempo per la pace.
(Ecclesiaste)

giovedì 15 aprile 2010

Ciao Raimondo...

Addio Vianello, signore dello humour
La sua carriera era iniziata con il teatro di rivista, poi il cinema con Tognazzi
Raimondo Vianello con la moglie Sandra Mondaini
Raimondo Vianello con la moglie Sandra Mondaini
MILANO - E' morto Raimondo Vianello, attore e conduttore televisivo che con la moglie Sandra Mondaini è stato uno dei volti più noti della tv italiana. Il 7 maggio avrebbe compiuto 88 anni. Il decesso è avvenuto alle sette meno dieci all'ospedale San Raffaele di Milano per l'aggravarsi delle sue condizioni fisiche. I funerali si svolgeranno molto probabilmente sabato alle 11 nella chiesa di Milano Due, il quartiere dove viveva. La notizia della sua morte ha subito suscitato emozione e cordoglio, non solo nel mondo dello spettacolo.
LA CARRIERA - La sua carriera professionale era iniziata con il teatro di rivista subito dopo la guerra, un'esperienza che lo aveva segnato (bersagliere che aveva aderito alla Repubblica di Salò, era poi stato detenuto nel campo di concentramento alleato di Coltano insieme al poeta statunitense Ezra Pound e ad altri futuri volti del cinema come Walter Chiari, Enrico Maria Salerno e Luciano Salce). Negli anni Cinquanta aveva iniziato a dedicarsi al cinema e aveva recitato al fianco di attori celebri quali Totò e Ugo Tognazzi. E proprio con quest'ultimo ha scoperto la tv nel programma Un, due tre, che gli ha conferito grande notorietà. Nel 1962 si è sposato con Sandra Mondaini e con lei ha dato vita a una delle coppie inossidabili della commedia italiana. Da quel momento le loro carriere sono andate avanti in maniera indissolubile, salvo alcune esperienze individuali. Con lei ha condotto tra gli anni Settanta e Ottanta alcuni varietà sulla Rai, tra cui Sai che ti dico?, Tante scuse, Di nuovo tante scuse, Noi... no, Io e la befana il quiz Sette e mezzo e Stasera niente di nuovo.

Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello Addio a Raimondo Vianello

IL PASSAGGIO A MEDIASET - Negli ultimi vent'anni Raimondo Vianello è stato uno dei volti di Canale 5 e in coppia con la moglie ha dato vita, tra l'altro, alle sit-com «Casa Vianello» (che nella definizione di Aldo Grasso «è stata una delle poche seconde case a disposizione di tutti, una sorta di multiproprietà gratuita»), «Cascina Vianello» e «Crociera Vianello». Grande appassionato di sport (anche nelle sit-com è spesso rappresentato con la Gazzetta tra le mani) è stato anche conduttore di «Pressing», la risposta di Mediaset alla Domenica Sportiva.
SUL PALCO DI SANREMO - Vianello aveva anche condotto il Festival di Sanremo del 1998, creando uno dei primi casi di volto Mediaset sugli schermi Rai. E alla presentazione, nel tempio della canzone popolare, non aveva avuto remore nel far sapere che «a me piace la musica classica, la lirica». La sua prima volta a Sanremo era stata negli anni '60, con Tognazzi, per uno sketch che fu poi cancellato. La seconda a Sanremo Giovani: «Andai per la ricerca sul cancro - spiegò l'attore - Raccontai che ero malato anch'io. Si sono divertiti molto». Sanremo '98 era stata anche l'occasione per tornare in Rai ad oltre vent'anni da Stasera niente di nuovo. Quella resta una delle conduzioni più gradite dal pubblico e una tra le più insolite nella storia di Sanremo, con un Vianello grande comedien, elegante e sornione, capace di gestire con disinvoltura le sue vallette, la bellissima top model Eva Herzigova e l'attrice comica Veronica Pivetti. Neanche il bacio di Madonna riuscì a farlo scomporre.

sabato 3 aprile 2010

un po' di bellezza felina

Gatte al sole: tra dèi ci si capisce...



Emily soprintende...


Priscilla fa la statua...


e poi si gode il sole di primavera...


"ma tanto la più bella sono io, meowww..."

Intanto c'è chi ronfa...

e si fa coccolare...


e chi approfitta dell'assenza degli altri per stragattarsi nel lettone...